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Asciugatrici

L’asciugatrice restringe

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Tutta la verità sull’asciugatrice

Aiuto, mi si sono ristretti i… panni! Quando i problemi non sono dentro un film ma in casa vostra, tutto sembra tragico e irrisolvibile, eppure, razionalizzando un pochino, tutto o quasi si può sistemare. In questo articolo risponderemo a una domanda che sicuramente vi sarete posti: l’asciugatrice restringe?

Prendiamo ad esempio il vostro bucato: quante volte è successo che abbiate sbagliato lavaggio trasformando il maxi – pullover in un minimo coprispalle? Saper utilizzare bene e con cognizione di causa le macchine che ci aiutano in casa è il primo passo per non avere sorprese. Oggi, oltre a elettrodomestici supertecnologici, si può avere un valido aiuto nel processo di asciugatura scegliendo una buona lavasciuga.

Pioggia o sole, vento o neve, la sicurezza di poter avere un intero carico di panni appena lavati pronti per essere messi a posto o indossati, è una vera conquista. Però, più gli elettrodomestici sono nuovi più vi può cogliere qualche dubbio.

Per esempio quante volte avrete sentito racconti raccapriccianti sui panni asciugati dentro l’asciugatrice? L’asciugatrice restringe? L’asciugatrice accorcia? L’asciugatrice meglio non acquistarla? La questione rimane sempre la stessa: utilizzare in modo appropriato tutti gli elettrodomestici permette di avere delle prestazioni al massimo livello. Quindi, occhio a questa guida e, tenete a portata di mano il libretto delle istruzioni che, lasciato in fondo a chissà quale cassetto, è invece il manuale dei ‘miracoli’. Infatti ogni lavasciuga è un modello a sé con programmi e funzioni specifiche che possono fare la differenza.

L’asciugatrice restringe si o no?

Non ci crederete ma, come confermato anche da molte case produttrici, non è il calore dell’asciugatrice a far restringere gli indumenti ma il movimento rotatorio che li fa urtare contro il cestello.

Questo movimento dentro al cestello può determinare un accorciamento e/o restringimento dei capi. Il cestello ha un maggiore o minore movimento a seconda che l’elettrodomestico abbia la carica frontale o dall’alto.

Dovrete quindi riflettere sulle vostre esigenze e su quanto siete attenti ai programmi consigliati prima di acquistare la macchina.

L’asciugatrice restringe i panni, quindi, non perché avete scelto il programma alla più alta temperatura ma per il movimento del cestello. Potrete perciò ritrovarvi con magliette con un aspetto modificato rispetto a quando l’avete inserite per essere asciugate.

Un altro problema che può causare l’asciugatrice è quello di dare, dopo qualche ciclo di asciugatura, soprattutto ai tessuti scuri, un che di rovinato.  Le fibre del cotone o quelle del lino, con il movimento rotatorio si sollevano a livello microscopico e conferiscono ai tessuti un aspetto, se non proprio logoro, sicuramente un po’ “polveroso”.

Ovviamente, rispettando precisamente le indicazioni scritte sul libretto delle istruzioni sui programmi adatti ai vari tipi di carico, questi problemi possono con tutta tranquillità essere superati.

È bene, infatti, non mischiare capi diversi per tipo di tessuto ma anche per grandezza e peso: l’uniformità del carico vi assicurerà una perfetta asciugatura senza sorprese sgradite.

Si deve tenere in considerazione, in ultima analisi, che l’asciugatrice non è un elettrodomestico in grado di asciugare qualsiasi tessuto: oltre al libretto si deve leggere con attenzione l’etichetta del capo da asciugare.

Evitare comunque i capi in lana, la seta o gli acrilici, a meno che non sia detto esplicitamente il contrario.

L’asciugatrice ha bisogno dello scarico?

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Piccola guida all’utilizzo dell’asciugatrice

Negli ultimi anni abbiamo potuto osservare una costante crescita di interesse da parte delle famiglie italiane nei confronti dell’asciugatrice, elettrodomestico considerato di nicchia ed inavvicinabile sino a poco tempo fa.

Leggendo bene questa piccola guida potrete ben comprenderne i motivi.

Cominciano col dire che esistono in commercio tantissimi modelli di asciugatrice adatti ad ogni esigenza ed oggi anche ad ogni portafoglio.

Le misure di questo elettrodomestico sono generalmente quelle delle più comuni lavatrici (larghezza e profondità cm 60 e un altezza 85 cm) ma si possono trovare facilmente anche i cosiddetti modelli salvaspazio mentre la capacità di carico va dai 3,5 kg fino agli 8kg.

Che sia a condensazione o a ventilazione, l’asciugatrice è un elettrodomestico che risolve meravigliosamente un bucato in giornate di pioggia o di urgenti necessità. Quindi, con la vita frenetica che quotidianamente affrontate potrete trovare un valido supporto in questo acquisto.

L’asciugatrice ha bisogno dello scarico?

Questo potrebbe essere uno dei primi dubbi che potranno assalirvi al momento della scelta, secondo solo ai rischi delle bollette salate.

Ma partiamo dall’inizio.

Tipi di asciugatrici:

  1. Asciugabiancheria a condensa: è la categoria più indicata per gli ambienti non aerati dal momento che, non producendo vapore, non satura gli ambienti di umidità. I modelli di ultima generazione sono provvisti di spie e sensori che vi potranno avvisare sia se il serbatoio dell’acqua presente debba essere svuotato dotati di particolari sensori che individuano il grado massimo di acqua raggiunta. Non avrete necessità di chiamare il tecnico specializzato per istallarla ma tenete ben presete il prezioso libretto d’istruzioni. Sarà sufficiente collegare la spina, programmare il tempo e accendere, dopodiché ricordarsi di svuotare la tanica. Ricordate di chiudere bene lo sportelletto che nasconde la tanica altrimenti l’acqua non convogliata nel serbatoio fuoriesce all’esterno;
  2. asciugabiancheria ad evacuazione: questo modello di asciugatrice ha bisogno dello scarico. Deve essere posizionato in spazi con grande ricambio d’aria. Quindi, se avete la fortuna di avere un luogo dedicato alla lavanderia, potete pensare di far convivere asciugatrice e lavatrice e, sfruttando un unico circuito, collegare gli scarichi dei due elettrodomestici. Per questo potrebbe esservi utile l’aiuto di un tecnico specializzato.

Entrambi i tipi funzionano assorbendo l’aria fredda del bucato ed emettendo calore attraverso una resistenza che produce aria calda. Però, mentre in quelle a condensa l’asciugabiancheria a condensa che non ha bisogno dello scarico, l’umidità dei panni inseriti viene prima convertita in acqua e poi raccolta in un serbatoio (che dovrete svuotare ad ogni ciclo di asciugatura), in quelle ad evacuazione l’acqua viene eliminata senza il vostro intervento ma l’asciugatrice ha bisogno dello scarico.

La scelta del tipo è, come avete potuto constatare, ovviamente determinata dalle vostre esigenze, dal posto nel quale potrete alloggiarla e, non ultima, proprio dalla vostra voglia di praticità.

Entrambi i sistemi di asciugatura sono validi ed efficaci. Potrete optare per quella a condensa riutilizzando l’acqua raccolta nel serbatoio magari per innaffiare le vostre piantine o per altri impieghi (ovviamente non di ordine alimentare). L’impegno di svuotare la tanica una volta raggiunto il livello massimo di riempimento, però, non permette deroghe o pigrizie. Infatti se non è svuotata l’azione di asciugatura si compromette (troverete i panni bagnati e maleodoranti) e si rischia di rovinare il sistema.