asciugatrice ha bisogno dello scarico

Piccola guida all’utilizzo dell’asciugatrice

Negli ultimi anni abbiamo potuto osservare una costante crescita di interesse da parte delle famiglie italiane nei confronti dell’asciugatrice, elettrodomestico considerato di nicchia ed inavvicinabile sino a poco tempo fa.

Leggendo bene questa piccola guida potrete ben comprenderne i motivi.

Cominciano col dire che esistono in commercio tantissimi modelli di asciugatrice adatti ad ogni esigenza ed oggi anche ad ogni portafoglio.

Le misure di questo elettrodomestico sono generalmente quelle delle più comuni lavatrici (larghezza e profondità cm 60 e un altezza 85 cm) ma si possono trovare facilmente anche i cosiddetti modelli salvaspazio mentre la capacità di carico va dai 3,5 kg fino agli 8kg.

Che sia a condensazione o a ventilazione, l’asciugatrice è un elettrodomestico che risolve meravigliosamente un bucato in giornate di pioggia o di urgenti necessità. Quindi, con la vita frenetica che quotidianamente affrontate potrete trovare un valido supporto in questo acquisto.

L’asciugatrice ha bisogno dello scarico?

Questo potrebbe essere uno dei primi dubbi che potranno assalirvi al momento della scelta, secondo solo ai rischi delle bollette salate.

Ma partiamo dall’inizio.

Tipi di asciugatrici:

  1. Asciugabiancheria a condensa: è la categoria più indicata per gli ambienti non aerati dal momento che, non producendo vapore, non satura gli ambienti di umidità. I modelli di ultima generazione sono provvisti di spie e sensori che vi potranno avvisare sia se il serbatoio dell’acqua presente debba essere svuotato dotati di particolari sensori che individuano il grado massimo di acqua raggiunta. Non avrete necessità di chiamare il tecnico specializzato per istallarla ma tenete ben presete il prezioso libretto d’istruzioni. Sarà sufficiente collegare la spina, programmare il tempo e accendere, dopodiché ricordarsi di svuotare la tanica. Ricordate di chiudere bene lo sportelletto che nasconde la tanica altrimenti l’acqua non convogliata nel serbatoio fuoriesce all’esterno;
  2. asciugabiancheria ad evacuazione: questo modello di asciugatrice ha bisogno dello scarico. Deve essere posizionato in spazi con grande ricambio d’aria. Quindi, se avete la fortuna di avere un luogo dedicato alla lavanderia, potete pensare di far convivere asciugatrice e lavatrice e, sfruttando un unico circuito, collegare gli scarichi dei due elettrodomestici. Per questo potrebbe esservi utile l’aiuto di un tecnico specializzato.

Entrambi i tipi funzionano assorbendo l’aria fredda del bucato ed emettendo calore attraverso una resistenza che produce aria calda. Però, mentre in quelle a condensa l’asciugabiancheria a condensa che non ha bisogno dello scarico, l’umidità dei panni inseriti viene prima convertita in acqua e poi raccolta in un serbatoio (che dovrete svuotare ad ogni ciclo di asciugatura), in quelle ad evacuazione l’acqua viene eliminata senza il vostro intervento ma l’asciugatrice ha bisogno dello scarico.

La scelta del tipo è, come avete potuto constatare, ovviamente determinata dalle vostre esigenze, dal posto nel quale potrete alloggiarla e, non ultima, proprio dalla vostra voglia di praticità.

Entrambi i sistemi di asciugatura sono validi ed efficaci. Potrete optare per quella a condensa riutilizzando l’acqua raccolta nel serbatoio magari per innaffiare le vostre piantine o per altri impieghi (ovviamente non di ordine alimentare). L’impegno di svuotare la tanica una volta raggiunto il livello massimo di riempimento, però, non permette deroghe o pigrizie. Infatti se non è svuotata l’azione di asciugatura si compromette (troverete i panni bagnati e maleodoranti) e si rischia di rovinare il sistema.

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