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Ago 5, 2015

Lo scaldabagno fa rumore

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lo scaldabagno fa rumore

Qualche consiglio utile per rendere il vostro scaldabagno più silenzioso

Può capitare che lo scaldabagno faccia dei capricci, che l’acqua calda manchi improvvisamente quando si è sotto il getto della doccia, che si verifichino improvvisi campi di temperatura dell’acqua o che dal nostro apparecchio escano dei rumori non rassicuranti.

Lo scaldabagno è uno degli elettrodomestici a cui proprio non possiamo rinunciare; a lui sono collegati gli impianti dell’acqua calda di bagno e cucina, la lavatrice e molto altro ancora e un suo cattivo funzionamento può creare non pochi problemi, oltre ad un aumento dei costi della bolletta elettrica.

Ecco perché è importante fare una periodica manutenzione dello scaldabagno e intervenire quando c’è qualcosa che non va o lo scaldabagno fa rumore, per evitare ulteriori problemi di malfunzionamento o dispersione di energia e scongiurare maggiori costi di riparazione.

Quando lo scaldabagno fa rumore spesso la manutenzione fai da te basta a risolvere il problema.

È bene comunque prevedere l’intervento e il controllo da parte del tecnico dell’assistenza specializzata almeno ogni due anni per garantire il perfetto funzionamento dell’intero sistema e controllare che non vi siano perdite di alcun tipo o dispersioni di energia.

Lo scaldabagno fa rumore: cause e rimedi

1-Depositi di calcare

In molte città italiane si registra una presenza di acque dure, contenenti grandi quantità di sali disciolti e quindi di calcare.

Tali sali tendono con il tempo a formare accumuli all’interno dell’impianto dello scaldabagno, proprio come succede nei tubi della lavatrice.

I depositi di calcare possono impedire il passaggio corretto dell’acqua e provocare fastidiosi rumori e un calo del rendimento dell’apparecchio.

Quindi se lo scaldabagno fa rumore o l’acqua non si riscalda come dovrebbe, per prima cosa procedete ad una pulizia interna.

Ecco i passaggi da seguire:

  • Chiudete l’acqua e staccate la corrente;
  • Svuotate l’acqua del serbatoio;
  • Staccate i fili del termostato ed estraete la resistenza;
  • Pulite la resistenza con una spugna imbevuta di un prodotto anticalcare in grado di eliminare eventuali depositi ed incrostazioni;
  • Nel caso in cui la resistenza sia davvero troppo compromessa, sarà necessario sostituirla con un pezzo nuovo.

2-Temperatura troppo alta

Se lo scaldabagno fa rumore e tale rumore proviene dall’interno dei tubi dove scorre l’acqua, allora è possibile che la temperatura impostata sia troppo alta.

In questo caso controllare il termostato e riposizionarlo nel modo corretto dovrebbe bastare per risolvere il problema.

3-Scarico intasato

Quando si ha a che fare con uno scaldabagno a gas è necessario fare ancora più attenzione.

Se notate che lo scaldabagno fa rumore e vi accorgete della presenza  di un odore di combustibile nell’aria dei vostri ambienti domestici la colpa potrebbe essere di uno scarico intasato che andrà controllato e pulito in maniera accurata.

In tal caso è bene spegnere lo scaldabagno e chiudere il rubinetto del gas prima di procedere a qualsiasi controllo o ancora meglio all’intervento di un tecnico specializzato.

4-Valvola di sicurezza guasta

Se la valvola di sicurezza non funziona a dovere può provocare rumori fastidiosi e problemi all’apparecchio.

Sarà bene dunque procedere all’immediata sostituzione fai da te o con l’aiuto di un tecnico specializzato.

5-Problemi ai tubi di scarico

Se lo scaldabagno fa rumore può dipendere da una bolla d’aria o da un altro tipo di problema presente a livello dei tubi.

Qui possono infatti verificarsi delle fastidiose vibrazioni che diffondono rumore in tutto l’ambiente.

In questo caso la sostituzione di un tubo rigido con uno flessibile di materiale moderno o il defluire dell’acqua dai rubinetti con conseguente dispersione della bolla d’aria dovrebbero essere in grado di risolvere il vostro problema.

Lo scaldabagno consuma molto?

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Lo scaldabagno consuma molto? Ecco qualche consiglio per risparmiare

Allo scaldabagno è impossibile rinunciare; è indispensabile in bagno, in cucina, così come per il funzionamento di alcuni elettrodomestici, prima fra tutti la lavatrice.

È anche vero però che lo scaldabagno rappresenta una delle principali voci all’interno di una bolletta di energia elettrica domestica.

Inutile negarlo: lo scaldabagno consuma molto, specialmente se elettrico.

Se siete ancora indecisi e dovete scegliere il tipo di scaldabagno migliore, forse sarebbe il caso di valutare l’acquisto di uno scaldabagno a gas, o ancora meglio di un sistema collegato a pannelli solari termici.

Ma se ne avete già uno e vi accorgete che lo scaldabagno consuma molto ecco qualche accorgimento da prendere per migliorarne il rendimento e abbassare i costi della bolletta.

1- Scegliete un modello proporzionato alle vostre esigenze

Proprio perché ormai si sa che lo scaldabagno consuma molto, è importante sceglierne uno delle dimensioni adatte alle vostre esigenze, così da evitare un inutile dispendio di energia per scaldare acqua che poi non verrà utilizzata.

2- Installate correttamente lo scaldabagno

  • Per evitare ulteriori dispersioni di energia installate l’apparecchio in una zona isolata termicamente.
  • Evitate invece di collocare lo scaldabagno vicino a passaggi d’aria, a finestre o su pareti umide che richiederebbero un ulteriore dispendio di corrente elettrica.
  • Scegliete poi di installarlo vicino ai luoghi di utilizzo e agli impianti che deve servire.
    Se i tubi sono molto lunghi infatti sarà inevitabile una dispersione di calore e quindi di energia.
  • Può rivelarsi utile avere un secondo apparecchio scaldabagno dedicato alla cucina, vicino al lavello, in modo da poter lavare le vostre stoviglie senza dover attivare lo scaldabagno principale.

3- Regolate la temperatura

È vero che lo scaldabagno consuma molto, ma è anche vero che a volte si spreca energia inutilmente.

Non serve a nulla regolare il termostato a temperature altissime; basta fissarlo a 40°C in estate e 60°C in inverno per ottenere il massimo rendimento dal proprio apparecchio.

4- Installate un timer

Chi è fuori tutto il giorno per lavoro oppure ha bisogno dell’acqua calda al mattino troverà sicuramente utile l’installazione e l’impiego di un timer da impostare dalle 2 alle 4 ore prima dell’utilizzo dell’acqua calda.

In questo modo si evitano lunghe accensioni continue, specialmente nelle ore centrali della giornata che sono anche le più dispendiose in termini di costo dell’energia.

5- Controllate lo stato dell’impianto

Ci sono casi in cui se lo scaldabagno consuma molto è colpa di un malfunzionamento dell’impianto stesso.

Lo scarso rendimento dell’apparecchio può dipendere da mille fattori come depositi di polvere e sporco, incrostazioni di calcare sulla resistenza e sul termostato, una guarnizione o una giuntura usurate, una bolla d’aria nei tubi o un problema di altro tipo.

In questo caso per prima cosa può essere utile procedere a un’accurata pulizia dell’interno scaldabagno che sarà quindi svuotato e pulito in tutte le sue parti.

Se anche dopo la pulizia continuerete a notare problemi di cattivo rendimento e il vostro scaldabagno consuma davvero troppa energia rispetto al solito, nonostante tutti gli accorgimenti del caso, sarà opportuno l’intervento dell’assistenza specializzata.

 

La lavastoviglie puzza

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La lavastoviglie puzza? 5 semplici modi per profumare la lavastoviglie

Care amiche, anche oggi vi dispenserò dei preziosissimi consigli per facilitarvi l’uso dei vostri elettrodomestici.

Molte di voi mi hanno scritto, chiedendomi se è possibile trovare una soluzione se la lavastoviglie puzza.

Avete tutte presente quegli odori sgradevoli che si insinuano nella lavastoviglie e resistono anche a fine ciclo di lavaggio?

Senza dubbio si tratta di odori molto sgradevoli, che spesso non si limitano solo ad inondarci il naso una volta aperto lo sportello della nostra lavastoviglie. No: il più delle volte gli odori si insinuano tra le stoviglie, maledettamente. In quel caso come si fa?

Ed ecco carissime lettrici, sono qui proprio per aiutarvi con 5 semplicissimi trucchi che vi serviranno se la lavastoviglie puzza, a riottenere un ottimo profumo. Siete pronte?

  1. Il primo consiglio che mi sento di darvi è quello di acquistare un deodorante per lavastoviglie. Vi sembrerà anche un po’ troppo scontato, m a è la prima cosa a cui pensare, se avete fretta e volete togliervi subito il pensiero, risolvendo immediatamente il problema se la lavastoviglie puzza. I deodoranti di cui vi parlo si trovano nei grandi supermercati, accanto ai prodotti per lavastoviglie. Potreste trovare addirittura dei brillantanti che hanno anche la funzione di deodorare. A voi la scelta!

Adesso passiamo ai rimedi fai da te, quelli che io amo tanto. Quelli che ci consentono di creare sempre soluzioni artigianali e con una bassissima spesa.

  1. Conservate le scorze del limone quando cucinate. Invece di buttarle, le preziosissime scorze di limone si rivelano molto efficaci se la lavastoviglie puzza ad eliminare i cattivi odori. Ponete delle scorze dentro il cestello della lavastoviglie o dove vengono messe le posate in modo che con il lavaggio e il calore, l’odore del limone si propaghi ovunque. Ripetete l’operazione con nuove scorze almeno 3 volte, prima di essere certi che il risultato sarà definitivo e finalmente la lavastoviglie avrà smesso di puzzare.
  2. Prima di avviare il ciclo di lavaggio spruzzate dell’aceto di vino su tutte le stoviglie e anche sul fondo della lavastoviglie e poi fate partire il lavaggio. Sentirete il risultato. Questo sistema è utile anche al fine di ottenere maggiore brillantezza alle stoviglie, per cui utilizzatelo a prescindere dall’odore, tutte le volte che volete.
  1. Preparate un composto spremendo un limone e con mezzo bicchiere di aceto di vino bianco. Mettete il composto in un contenitore spray e spruzzate il liquido nella lavastoviglie, in tutte le pareti, tra i cestelli e ovviamente sulle stoviglie prima di avviare il ciclo.
  1. L’ultima soluzione è quella di mettere un po’ di bicarbonato di sodio dentro una ciotola e, a lavastoviglie vuota, riporla su un cestello e chiudere la lavastoviglie. Il bicarbonato se lasciato agire assorbe gli odori, eliminando così le puzze.

Se seguirete questi semplici consigli il problema che la lavastoviglie puzza, sarà non certo il vostro problema. Ricordate che quando svuotate la lavastoviglie è bene lasciarla un po’ arieggiare abbassando lo sportello!

 

Detersivo naturale per lavastoviglie?

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Poche semplici idee per usare la natura per lavare i piatti

Se siete interessati ad una vita più green, allora di certo farete di tutto per rispettare l’ambiente che vi circonda, a partire dalla scelta dei prodotti acquistati, che saranno senza dubbio 100 per cento biologici, alla raccolta di spazzatura differenziata.

Se ci tenete anche voi all’ambiente, oltre a questo dovreste avere più cura per i rifiuti che finiscono direttamente nelle acque. Mi spiego meglio.

Quando ci laviamo, o laviamo, quell’acqua finisce nel mare. C’è qualcosa che si può fare per evitare di inquinarla? Sicuramene ci sono dei sistemi. Tra questi l’uso di un detersivo naturale per lavastoviglie, o per i piatti, o in generale per la propria pelle e i capelli.

Ma oggi vorrei proprio concentrarmi su questo argomento che mi sta a cuore: creare un detersivo naturale per lavastoviglie: è possibile?

Sì, certo che è possibile. Sono in molti che cercano anche in queste scelte dettagliate di stare attenti all’ambiente. Come si fa? Vi spiego tutto.

Premetto che ci sono diversi tipi di detersivo naturale per lavastoviglie che si possono creare, e che questo è di certo uno dei tanti che abbiamo scelto per voi, solo perché molto profumato e perché tutti gli ingredienti da utilizzare sono facilissimi da reperire.

Detersivo naturale per lavastoviglie a base di limone

E’ molto facile da realizzare vi occorreranno:

  • 8 limoni
  • 800 ml di acqua
  • 300 gr di sale
  • 150 ml di Aceto

Il procedimento, anch’esso è molto semplice, seguitelo meticolosamente e vedrete che riuscirete ad ottenere un detersivo naturale per lavastoviglie.

  1. Prendete tutti i limoni e metteteli in una casseruola con dell’acqua, ponete la casseruola su un fuoco a fiamma viva fino a raggiungere l’ebollizione. Abbassate la fiamma una volta raggiunta l’ebollizione e lasciate cuocere per almeno 15 minuti. Con una forchetta verificate che i limoni siano morbidi al punto giusto, che quindi si lascino inforchettare facilmente. Quindi spegnete la pentola e scolate i limoni. Lasciateli in un piatto in modo che raffreddino un poco
  1. Tagliate i limoni a pezzetti eliminando i semi e subito dopo passate il mini pimer oppure metteteli nel frullatore, in modo da ottenere un composto totalmente omogeneo.
  1. In una pentola mettere gli 800 ml di acqua e unirvi il composto ottenuto dai limoni. A questo punto aggiungere anche il sale e l’aceto e portare la pentola ad ebollizione. È questione di poco perché il composto diventi quasi un gel, si dovrà, infine, spegnere il composto ottenuto e aspettare che raffreddi .Una volta raffreddato potrete inserirlo in un vecchio contenitore per detersivi di plastica, oppure il un vasetto di vetro.

E per metterlo nella lavastoviglie basterà con un misurino riempire l’apposito spazio dedicato al detersivo e avviare il ciclo di lavaggio. È semplice, no? Bastano veramente pochi minuti per ottenere un detersivo naturale per lavastoviglie.

Il composto dura all’incirca due mesi, ed è necessario che si seguano esattamente le dosi riportate, solo così si potrà ottenere un risultato corretto.

Sono sempre di più le persone che abbandonano i vecchi detersivi tradizionali e decidono di dedicarsi alla cura della natura che ci circonda con scelte anche molto radicali.