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Detersivo fatto in casa per la lavatrice

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5 ricette per un detersivo fatto in casa per la lavatrice

Risparmiare soldi, spendere un po’ del vostro tempo, guadagnare in salute? Se seguirete questi consigli lo potrete fare in modo semplice e divertente, producendo, da soli, per la vostra lavatrice il detersivo fatto in casa.

Niente più pruriti, niente più sorprese, niente più danni all’ambiente, al bucato e alla lavatrice.

  • 1. Sapone di Marsiglia
    Ingredienti:

    • Sapone di Marsiglia – controllate l’etichetta e verificate che sia fatto solo con olio di oliva (Sodium Olivate) e non ci siano Sodium Palmate, Sodium Palm kernelate (grassi vegetali saponificati derivanti da palma e da noccioli di palma) e Sodium Tallowate (grasso animale ottenuto dalla macellazione dei bovini altrimenti detto sego bovino). Se conoscete una buona e affidabile erboristeria quello è il posto giusto dove acquistarlo
    • Acqua
    • Bottiglietta di vetroGrattuggiate il vostro prezioso pezzo di sapone di Marsiglia veramente ecologico ricavando almeno un etto di polvere o scaglie. Fate bollire dell’acqua e, dopo averla fatta riposare per eliminare il calcio in eccesso, versatela (senza far cadere anche il deposito di calcio che vedrete sul fondo) in una ciotola dove avrete precedentemente messo la polvere di sapone. Girate bene con una paletta e conservate in una bottiglia di vetro. Ricordatevi di agitare sempre bene ogni volta prima di utilizzare il vostro prodotto -circa mezza tazza a lavaggio.Questa ricetta è sicuramente la più tradizionale ed economica e lascerà, i vostri indumenti e la vostra biancheria, con quel profumo dei tempi antichi che a tanti di voi ricorderà l’abbraccio dei nonni.
  • 2. Acqua ossigenata
    Ingredienti:

    • acqua ossigenata a 130 volumiUtilizzate questa ricetta per ottenere un risultato ultra sbiancate, nonché un ottimo detersivo fatto in casa. Diluite 3 grammi di acqua ossigenata a 130 volumi chilo di biancheria avviando un ciclo di lavaggio con una temperatura minima di 60 gradi; lasciate i panni in ammollo per almeno mezz’ora. Provvedete poi ad un risciacquo, utilizzando qualche goccia di olio essenziale della profumazione che più preferite.
  • 3. Bicarbonato di sodio
    Ingredienti:

    • Bicarbonato mezza tazza
      Anche questa ricetta è dedicata a quanti di voi amano l’effetto super bianco con anticalcare incluso. Potete usare il bicarbonato sia come detersivo che come ammorbidente, imbattibile per il suo ph perfetto.
  • 4. Carbonato di sodio

    Ha lo stesso potere del bicarbonato ma è più alcalino e quindi anche corrosivo. Va utilizzato solo per tessuti molto robusti, tipo tute da lavoro sporche di grasso, con estrema attenzione.
  • 5. PercarbonatoPerfetto come igienizzante già a 30°, questo è un ingrediente per un detersivo fatto in casa che non si trova facilmente (potete cercare su internet o negozi bio specializzati) ma di sicura efficacia. Senza enzimi, profumi, sbiancanti inquinanti (cosiddetti ottici), migliora la riuscita del lavaggio anche in presenza di acque dure rispettando anche i tessuti più delicati.

Come decalcificare la lavatrice

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Guida utile per decalcificare la lavatrice in modo semplice

Quante volte avrete sentito la frase il calcare è il più grande nemico della vostra lavatrice? Quante volte queste parole hanno fatto eco a pubblicità di prodotti pronti a salvare il vostro prezioso elettrodomestico da una fine sicura?

Ebbene anche se un po’ esagerata questa frase ha un fondo di verità: decalcificare la lavatrice vuol dire ottenere un pulito più accurato e assicurarsi una durata maggiore dell’elettrodomestico.

Ma quanto vi costa l’anticalcare? Può danneggiare i vostri indumenti? Potrebbe dare reazioni alla pelle dei vostri bambini?

L’ideale sarebbe poter decalcificare la lavatrice spendendo poco e con risultati interessanti per portafoglio e salute. Un sogno? Scoprirete, leggendo questi semplici suggerimenti, che il sogno può trasformarsi in realtà.

Rimboccatevi le maniche e preparatevi ad una caccia al tesoro tra le mura domestiche. Non potete immaginare quanti validi sostituti agli ingredienti pieni di additivi, spesso nocivi per la pelle, usati nei prodotti anticalcare, potrete trovare.

1. L’ACETO

Fate una tappa in cucina e curiosate nella vostra dispensa ed estrapolate la bottiglia di aceto che sicuramente avete. E ricordatevi: il migliore in questo caso è l’aceto di vino bianco o di mele.
Il suo ph naturalmente acido contribuisce a limitare i residui del detersivo meglio dell’ammorbidente.

  • Trattamento d’urto

Andate e svuotate direttamente tutta la bottiglia (almeno un litro) nel cestello della vostra lavatrice.
Procedete con un programma di lavaggio ad alta temperatura, almeno 60°, e, senza carico.

L’aceto è un potentissimo anticalcare, la cui acidità naturale lo rende innocuo per le componenti degli elettrodomestici e soprattutto per la pelle.

ATTENZIONE: ricordate di effettuare l‘operazione per decalcificare la lavatrice, in serata o durante il fine settimana, quando i costi del consumo dell’elettricità sono più contenuti!

  • Trattamento quotidiano

L’aceto è ottimo per decalcificare la vostra lavatrice anche in quantità inferiori purché usato ad ogni ciclo di lavaggio anche a basse temperature. Qui l’efficacia è ovviamente legata alla costanza dell’uso di questo naturale additivo.
Se utilizzerete questo semplice ed economico accorgimento, ricordatevi di versare l’aceto nella vaschetta dove mettete l’ammorbidente in modo da lasciar agire indisturbato il detersivo e dar modo all’ammorbidente di attenuare l’odore dell’aceto.

2. ACIDO CITRICO

Comprate un kg di acido citrico (acido presente soprattutto negli agrumi e venduto in granuli o polvere), e procedete come segue per decalcificare la vostra lavatrice senza inquinare e con risultati, veramente, brillanti’.

  • Trattamento d’urto

Realizzate una soluzione al 18-25% con 180/250gr di acido citrico sciolto in 1 litro d’acqua e versatelo direttamente nel cestello della lavatrice ‘vuoto’. Avviate un programma ad alta temperatura come per l’aceto (vedi sopra) e ricordatevi di fare il trattamento almeno una volta al mese.

  • Trattamento quotidiano

L’acido citrico può essere utilizzato anche per ogni ciclo di lavaggio al posto di uno specialissimo ed economico ammorbidente.
Preparate, in un flacone, una soluzione al 10% (o al 15% nel caso di acqua molto dura): prendete 100gr (150gr di acido citrico) e scioglietelo in 1 litro d’acqua demineralizzata.
Aggiungete, se volete, dalle 20 alle 50 gocce dell’olio essenziale che più vi piace per renderla profumata.
Versate direttamente nella vaschetta al posto dell’ammorbidente agitando bene prima di usare la vostra magica miscela.

Rimarrete molto sorpresi nel constatare immediatamente la morbidezza dei vostri capi e, nel tempo, l’assenza del calcare, del risparmio di soldi e di una forte riduzione di dermatiti e eczemi della pelle.

Perché la lavatrice non lava bene?

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Qualche consiglio utile per lavare i panni al meglio

Tirare fuori i panni per stenderli e ritrovarli sporchi e maleodoranti è proprio una brutta sorpresa. Ma non fatevi prendere dallo sconforto e se la vostra lavatrice non lava bene riportatela in riga con questi piccoli e semplici accorgimenti.

Ricordatevi sempre che per avere un bucato impeccabile non è sufficiente pensare a lavaggio ma è indispensabile che esso avvenga in un elettrodomestico mantenuto bene.

Le cause che possono generare risultati insoddisfacenti possono essere diversi legati strettamente alle componenti della lavatrice o collegati ad un vostro uso non proprio corretto.

La lavatrice non lava bene? Com’è la vostra acqua?

Fuori c’è il sole e voi vi trovate a stendere panni caratterizzati da un inguardabile colore tra il grigio e il fumè. E allora ripensate a quante volte avete sentito parlare della durezza dell’acqua. Tante volte che alla fine, però, non ci avete più fatto caso.

La vostra lavatrice invece si che ci fa caso. E spesso, molto spesso, paga le conseguenze di un’acqua troppo dura e pesante per la presenza del calcare. Comprate un kit per capire meglio che tipo di acqua esce dal vostro rubinetto e, se il sospetto troverà conferma allora il colpevole è proprio il calcare.

Tranquilli il problema è facilmente risolvibile: potreste comprare un addolcitore da collegare al rubinetto dell’acqua o aggiungere prodotti che contrastino l’azione dei minerali come anche il bicarbonato di sodio.

Il filtro che non filtra

Avete scoperto dov’è il filtro? Se la vostra lavatrice non lava bene non abbiate timore e aprite quella porticina!

Scoprirete quante cose avete dimenticato nelle tasche di giacche e pantaloni e capirete quanto sia importante verificare le cose che infilate nel cestello. Un filtro sporco e intasato dà origine, spesso e volentieri, ad un bucato veramente inguardabile.

Potrebbe anche causare un blocco totale dell’elettrodomestico che, per il mancato deflusso dell’acqua, andrebbe a sovraccaricare il motore. Il filtro, quindi, gioca un ruolo importantissimo e voi ne dovrete prendere atto trattandolo come si deve.

Avete visto che non è poi così difficile trovarlo (in baso a destra dietro uno sportellino!) e ancora più semplice è mantenerlo efficiente.

Svitatelo, rimuovetene gli intrusi e richiudete il tutto. Anche in presenza di ‘cosiddetti filtri autopulenti’ mantenete sempre la situazione sotto controllo.

La vostra supervisione è fondamentale nel mantenimento della vostra lavatrice.

Tutta colpa del detersivo

Proprio così, quando la lavatrice non lava bene il primo indiziato è proprio lui: il detersivo. Tanto, poco, scadente o costoso, sicuramente una parte di responsabilità lui ce l’ha sempre quando i tessuti non sono proprio uno spettacolo.

Sappiate che tutto, come sempre, dipende da voi: mantenetevi sempre un po’ al di sotto delle dosi consigliate (meglio poco che troppo); comprate un detersivo di qualità o provate a farlo in casa (risparmierete soldi, salute anche l’ambiente); usate la vaschetta giusta; lavate sempre la vaschetta rimuovendo bene i rimasugli di sapone; se usate la povere, scioglietela in acqua calda prima di utilizzarla e, infine, fate saltuariamente dei cicli di lavaggio ad alte temperature (magari di notte così la bolletta della luce non vi sorprenderà troppo).

Quale lavatrice scegliere?

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Breve guida su quale lavatrice scegliere in base alle proprie esigenze

In commercio troviamo una vasta gamma di modelli di lavatrice, ma cosa dobbiamo davvero considerare al momento dell’acquisto? Quali caratteristiche deve avere l’elettrodomestico che fa al caso nostro?

Se non sapete quale lavatrice scegliere abbiamo raccolto in questo articolo alcune informazioni che potrebbero esservi di aiuto.

1. Le dimensioni

La prima cosa da considerare se non sapete quale lavatrice scegliere è lo spazio in cui dovete inserirla.
Esistono infatti tre tipologie di lavatrice se valutiamo le dimensioni:

  • con carica frontale profonda 60 cm (la classica)
  • con carica dall’alto (ideale quando c’è poco spazio)
  • slim con carica frontale (per chi ha poco spazio, ma non intende rinunciare all’apertura classica)

Le lavatrici che appartengono al primo gruppo, quelle classiche, sono le più diffuse sul mercato e quindi il modello sul quale i produttori investono di più.
Per questo rispetto alle altre due tipologie di lavatrice offrono migliori prestazioni di lavaggio.
I modelli più venduti negli ultimi anni sono quelli con grande capacità di carico e un numero di giri più alto: sono più costosi, ma anche tecnologicamente avanzati.

2. I giri della centrifuga

Il numero dei giri della centrifuga è un altro fattore da considerare se non sapete quale lavatrice scegliere.
Anche se 1000 giri sono più che sufficienti per il bucato quotidiano, in commercio troviamo lavatrici con numero di giri differente:

  • 800 giri (lavatrici di marchi minori)
  • 1000 e 1200 giri (i più diffusi)
  • 1400 e 1600 giri (nei modelli meno diffusi e più costosi)

La velocità della centrifuga serve ad estrarre l’acqua dai capi al termine del lavaggio, ma in nessun caso li troveremo completamente asciutti.
I modelli da 1000 giri sono quelli più diffusi perchè garantiscono risultati soddisfacenti.
Un numero di giri più alto non assicura prestazioni nettamente migliori, anzi, l’alta velocità contribuisce nel tempo al deterioramento della macchina dal punto di vista meccanico.

3. La capienza

Le lavatrici possono accogliere dai 5 ai 12 kg di carico di bucato, ma diciamo che la capienza standard si attesta oggi intorno ai 7-8 kg di carico.
Certo, quale lavatrice scegliere da questo punto di vista dipende dal numero dei componenti della vostra famiglia e dalla quantità di bucato che dovete fare ogni giorno.
Ma attenzione, dalla capienza non dipendono le prestazioni di lavaggio.

4. Funzioni utili

Il dubbio su quale lavatrice scegliere può essere sciolto valutando una serie di funzioni utili:

  • i sistemi di sicurezza, cioè i meccanismi anti trabocco e anti perdite di acqua.
    Sono sistemi di scarico, di blocco o anti schiuma che partono autonomamente in caso di guasto.
  • Il consumo di energia elettrica che possiamo valutare leggendo l’etichetta energetica che troviamo per legge su tutti i modelli. Le classi vanno da A+ fino a D e anche se le lavatrici oggi hanno consumi notevolmente ridotti possiamo riscontrare piccole variazioni a seconda dei modelli.

Il consumo energetico dipende dal riscaldamento dell’acqua è quindi consigliabile scegliere cicli di lavaggio inferiori a 40°C che sono efficaci come gli altri.

  • Le lavatrici in commercio utilizzano poca acqua e sono quindi un po’ deboli dal punto di vista del risciacquo.

Utilizzare poco detersivo aiuta questa fase del lavaggio.
Si può scegliere un modello con la funzione risciacquo extra che però comporta un maggiore consumo di acqua.

  • La temperatura: si lava a 60°C solo se è necessario igienizzare i capi, mentre per il bucato di ogni giorno va bene lavare a 30 o 40°C.